Turismo dentale: effettuare un intervento di chirurgia dentale avanzata fuori dall'Italia, se sul momento può sembrare conveniente, potrebbe in futuro implicare una serie di problemi.
Cos'è il turismo dentale
Il turismo dentale è un sistema organizzato per indirizzare le persone che cercano cure dentali a basso costo verso paesi quali Romania, Croazia, Slovenia e Polonia con promesse di forti risparmi e piacevoli soggiorni.
Come nasce questo fenomeno?
Secondo il rapporto Istat del 2014, 8 milioni di italiani rinunciano a curarsi denti e bocca. Un dato preoccupante sullo stato di salute complessivo della popolazione, poiché la salute orale è una condizione che influenza fortemente lo stato di benessere delle persone. Esistono infatti importanti correlazioni, ad esempio, tra malocclusione dentale e alterazioni della postura corporea, ma anche tra parodontopatie e patologie dell'apparato cardiovascolare e diabete.
Complice la crisi, si registra dunque una diffusa rinuncia a prendersi cura della salute della propria bocca e con essa un elevato esodo degli over 65 verso i paesi dell'Europa dell'Est, conquistati dal miraggio di cure a basso costo. Il dato deve far riflettere soprattutto in merito alle conseguenze a lungo termine delle cure ricevute oltre confine, perché il risparmio va di pari passo con i numerosi problemi che questa scelta può provocare.
Gli interventi più richiesti sono gli impianti, tra le operazioni più rischiose e che necessitano di maggiore assistenza postoperatoria, poiché nei mesi e negli anni successivi il paziente dovrà sottoporsi a frequenti visite di controllo e a regolari sedute di pulizia professionale.
I pericoli del turismo dentale
Effettuare un intervento del genere fuori dall'Italia, soprattutto nei casi più complessi, se sul momento può sembrare conveniente, potrebbe in futuro implicare una serie di problemi, inclusa la difficoltà di spostarsi così spesso per i controlli di routine o per affrontare eventuali complicazioni.
In quest'ultimo caso infatti non sarà affatto facile contestare un eventuale lavoro riuscito male in quanto comporterebbe il ricorso legale presso il tribunale locale. Le denunce a società e persone fuori dal territorio italiano sono molto complesse e dispendiose. In Italia, invece, nel caso di complicazioni gravi, è possibile denunciare lo studio o il professionista, ed ottenere eventualmente un risarcimento del danno.
Gli indizi che devono far riflettere
Prima di prendere la decisione di farsi curare i propri denti nei Paesi dove si pratica il turismo dentale low-cost è opportuno ragionare attentamente su questi 4 indizi:
Tempi di riabilitazione troppo brevi: per i casi più complessi c’è spesso bisogno di tempi più lunghi rispetto a quelli di brevissima durata pubblicizzati dalle cliniche low-cost che praticano turismo dentale.
Prezzi troppo bassi: queste tariffe molto vantaggiose possono nascondere materiali scadenti che costringono a successivi interventi e quindi a ulteriori spese. Per evitare problemi conviene infatti sempre chiedere un preventivo dettagliato che fornisca le informazioni dettagliate su materiali e tecniche impiegate.
Centri di grandi dimensioni: contrariamente a ciò che si può pensare, molto spesso più sono grandi i centri più si bada alla quantità delle operazioni piuttosto che alla qualità.
Dentisti con titoli di studio poco chiari: chi opera in queste strutture spesso non è iscritto agli albi professionali e possiede titoli di studio forniti da università non riconosciute.
È bene dunque pensarci due volte prima di indirizzare la propria scelta in paesi lontani e rivolgersi a professionisti italiani qualificati e facilmente raggiungibili.
Nel lungo periodo è una scelta che premia sul fronte dei costi, ma soprattutto della sicurezza per la propria salute.
Ascolta il video del dr. Cesare Paoleschi