Trattamento parodontale con il laser L’uso del laser non solo riduce significativamente la profondità delle tasche ma promuove la rigenerazione dell’osso e del tessuto, elimina i tessuti malati (infetti) e dà il via al processo importantissimo di decontaminazione, grazie alla vaporizzazione dei batteri. Ma non solo: il trattamento con il laser è da 2 a 3 volte più veloce del trattamento convenzionale, ha un’efficacia superiore del 40% e riduce la perdita di sangue, migliora e velocizza il post-operatorio e riduce il trauma complessivo alla bocca. Nei trattamenti terapeutici successivi vengono nuovamente misurate le tasche parodontali e i punti di sanguinamento
- arresto dell’infezione;
- riduzione o eliminazione dei batteri;
- riduzione delle tasche parodontali intorno ai denti;
- conservazione dei risultati nel tempo.
Chirurgia convenzionale o laser?
La gravità della malattia, la profondità delle tasche e il grado di perdita ossea intorno al dente determinano la scelta del trattamento parodontale chirurgico attraverso una serie di opzioni ormai disponibili e correntemente praticate da molti anni. Tuttavia, anche se le procedure chirurgiche convenzionali risultano efficaci per molti pazienti, anch’esse hanno dei limiti; per esempio, non sono in genere in grado di eliminare completamente i batteri che provocano l’infezione, e la malattia tende perciò a ripresentarsi.
In genere, ci vogliono 6-12 mesi prima che le nuove fibre gengivali siano mature e più resistenti alla reinfezione batterica, per questo spesso gli appuntamenti per il trattamento parodontale si svolgono a intervalli di tre mesi per garantire un costante monitoraggio e manutenzione della salute parodontale. In ogni caso, l’igiene quotidiana a casa, spiegata doviziosamente dal dentista, è il fattore determinante del successo del trattamento.
Il trattamento parodontale con il laser è estremamente efficace per:
- arrestare l’infezione;
- eliminare i batteri;
- ridurre la dimensione delle tasche parodontali;
- fornire risultati stabili nel tempo.
Inoltre, poiché il laser è molto selettivo nei suoi effetti,
- non è necessario praticare incisioni;
- non sono necessari i punti;
- non vi è sanguinamento post-operatorio;
- non vi è gonfiore;
- il dolore è assente o minimo;
- non vi è recessione gengivale;
- non vi è sensibilità dei denti;
- non vi sono variazioni estetiche;
- è richiesto un numero inferiore di visite, il trattamento è complessivamente più veloce;
- il recupero è praticamente immediato;
- è particolarmente adatto per pazienti con problemi di salute quali il diabete, i disturbi della coagulazione o che assumono farmaci quali ciclosporina, agenti chemioterapici o anticoagulanti;
- i risultati del trattamento sono duraturi.
La procedura
- si determina la presenza di una tasca parodontale, con perdita d’osso e presenza di tartaro sulla superficie del dente;
- il laser rimuove selettivamente il tessuto gengivale infetto che riveste la parete della sacca parodontale, migliorando l’accesso alla tasca e alla superficie delle radice;
- il tartaro e altre formazioni rimosse dalla superficie radicolare vengono fatte uscire dalla tasca parodontale;
- il laser i batteri e le tossine ancora presenti sulla radice o nel tessuto gengivale, disinfettando l’area;
- il tessuto gengivale viene riaccostato alla superficie radicolare e sigillato con fibrina; la ferita, piccolissima e sterile, è completamente isolata;
- si ricalibra l’occlusione per eliminare qualsiasi trauma al dente e per bilanciare le forze masticatorie in tutta la regione;
- la guarigione completa comporta la riduzione delle profondità delle tasche parodontali attraverso il rinsaldamento del tessuto gengivale e connettivo alla superficie della radice.