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Conseguenze dei disturbi alimentari e dei piercing sulla salute dei denti

Alla base di una bocca in buone condizioni ci sono stili di vita salutari che coinvolgono prima di tutto l’alimentazione, un fattore delicato che può innescare gravi disturbi e compromettere anche la salute orale. 

Alla base di una bocca in buone condizioni ci sono stili di vita salutari che coinvolgono prima di tutto l’alimentazione, un fattore delicato che può innescare gravi disturbi e compromettere anche la salute orale. A questo riguardo, uno dei momenti più difficili per i denti è l’adolescenza, quando l’igiene orale tende a essere sommaria, il rischio di cominciare a fumare elevato, l’abuso di cibi e bevande zuccherate frequente. Inoltre, durante l’età evolutiva sia le ragazze che i ragazzi hanno maggiori probabilità di sviluppare disturbi alimentari con serie conseguenze anche sullo stato dei denti.

I più comuni sono l’anoressia, la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata. In tutti e tre i casi chi ne è affetto mangia in maniera restrittiva o compulsiva, con episodi di vomito autoindotto, uso di lassativi, digiuno e utilizzo di diuretici o altre sostanze che favoriscono la perdita di peso.

Una visita dal dentista può smascherare precocemente il problema attraverso una semplice analisi visiva dei denti, che possono mostrare alcuni segni della malattia come aspetto traslucido, variazioni di colore, forma e lunghezza. Altro campanello di allarme è l’erosione dello smalto dovuta al frequente passaggio di vomito acido, che appare localizzata sulla superfice interna dei denti. Se il disturbo perdura, i denti diventano sensibili ai cambiamenti termici e, nei casi più gravi, possono risultare compromessi fino alla caduta.

Un’altra pratica spesso legata alla giovane età, e alla scarsa conoscenza delle conseguenze, è quella del piercing nel distretto del cavo orale. Questa è infatti una procedura da non affrontare con leggerezza in quanto può provocare sanguinamento prolungato, recessioni gengivali, gonfiore dei tessuti, fratture dentali, endocardite causata dalla migrazione di batteri presenti nel cavo orale, trasmissione di HIV, epatiti A, B e C, perdita totale o parziale della sensibilità gustativa della lingua, reazioni allergiche a nichel e acciaio, infezioni causate dall’alterazione della flora batterica orale... Tutte ottime ragioni per pensarci due volte prima di fare un piercing.

Chi invece un piercing già ce l’ha deve
eseguire un’igiene orale quotidiana scrupolosa utilizzando un dentifricio al fluoro e, a seguire, deve fare sciacqui con un collutorio o con acqua e sale. Non solo i denti, anche la barra del piercing andrà spazzolata con cura in modo da eliminare residui alimentari che possono causare infezione. Infine, è importante effettuare controlli periodici dall’odontoiatra per intercettare in tempo eventuali recessioni gengivali di una certa gravità.

Per evitare l’insorgere dei quadri clinici più gravi e le ingenti spese che ne conseguono, l’ottica in cui muoversi è sempre quella preventiva. È ormai consolidato che una corretta educazione a queste tematiche comincia nell’età evolutiva, ecco perché abituare i ragazzi ad un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura, così come informarli precocemente sui rischi di fumo, alcool, disturbi alimentari, abuso di bevande dolcificate e piercing, consente l’instaurarsi di abitudini corrette e durature.

Iris mette a disposizione delle famiglie il Programma ZeroCarie, un’iniziativa dedicata ai ragazzi fino a 15 anni, che potranno effettuare una visita di controllo e trovare nelle nostre cliniche tutte le informazioni utili a mantenere la bocca in buone condizioni: https://www.compagniairis.it/zerocarie/.

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