Labbra, guance, lingua, tutto il corpo può essere oggetto di piercing, ma tra l’amore per la body art e la salute spesso bisogna saper scegliere. Il piercing della lingua o delle zone del corpo che circondano la bocca non è privo di pericoli. Il piercing è così di moda che non c’è più zona del corpo che si salvi, dalle più comuni – orecchie, naso… - alle più inconsuete – capezzoli, genitali… Negli Stati Uniti e in misura minore anche in Europa il piercing è diventato perfino banale, soprattutto in certi ambienti, tuttavia è necessario prestare attenzione.
Talvolta il dispositivo modifica perfino la locuzione, le capacità di masticazione e di deglutizione, e può provocare la formazione di tessuto cicatriziale o ledere i nervi della lingua. A livello dei denti possono esservi dei traumi sia durante l’inserimento dei dispositivi, sia quando un dente li urta casualmente. Questo tipo di problemi ha spinto l’associazione dei dentisti americani a reagire sottolineando ufficialmente a più riprese la sua assoluta avversione al piercing orale, sia per la possibilità di ostruzione delle vie respiratorie in rapporto al gonfiore della gola, sia per il rischio di gravi emorragie secondarie a una sezione accidentale delle arterie che irrigano la lingua, riccamente vascolarizzata.
A questo scenario va aggiunto il problema delle infezioni, ancora più acuto rispetto alle altre parti del corpo. Poiché la bocca contiene allo stato naturale numerosi batteri, si possono sviluppare diverse infezioni se il dispositivo non è stato accuratamente disinfettato prima dell’inserimento. In caso di problemi dentali la diagnosi è più difficile perché il dispositivo può disturbare le radiografie, e non è infrequente che debba essere rimosso. Infine segnaliamo ai temerari che può accadere che dopo la rimozione del dispositivo la lingua resti bucata, con un effetto estetico non proprio piacevole.
Concludendo, sarebbe più prudente rinunciare al piercing in questa ragione così fragile, ma a quelli che non possono resistere al fascino di questa moda raccomandiamo di usare il buon senso: come minimo verificate che l’operatore del piercing sia qualificato, esigete che il materiale sia sterile e gli strumenti disinfettati, preferibilmente in autoclave, prima dell’intervento.