All’origine di numerosi problemi come la cefalea, settima causa di assenza dal lavoro, possono esserci i disturbi cranio-mandibolari.
I mal di testa non sono tutti uguali, qui ci riferiamo in particolare alla cefalea tensiva, definita secondaria perché si presenta come sintomo di un’altra patologia.
La cefalea tensiva
La cefalea tensiva è un tipo di mal di testa molto diffuso, caratterizzato da un dolore persistente, non pulsante, di intensità da lieve a media. È principalmente dovuta alla contrazione dei muscoli del collo e delle spalle, ed è qui che entrano in gioco i disordini mandibolari, già fra le cause di mal di schiena, disturbi posturali e cervicale infiammata. Dall’articolazione della mandibola mal funzionante possono infatti derivare disfunzioni che peggiorano la qualità della vita.
Ma perché la bocca è così importante per il benessere? L'apparato stomatognatico è il tratto iniziale dell'apparato digerente nonché parte del sistema locomotore; è un sistema molto complesso, dotato di uno scheletro osseo, di articolazioni e di una varia e ricca muscolatura.
Fra le cause della cefalea e degli altri disturbi cranio-mandibolari rientrano un insieme di fattori, in particolare:
- malocclusioni dentali, ovvero i difetti di contatto fra i denti in fase di chiusura
- bruxismo: il digrignamento e il serramento dei denti, a causa della forte intensità, possono scatenare l’affaticamento muscolare
- alterazioni della postura
- elevato livello di stress.
Nei casi di interesse multidisciplinare è opportuno valutare l’azione sinergica di diversi specialisti oltra al dentista, ad esempio l’ortopedico qualora si riscontrino alterazioni della colonna vertebrale, o lo psicologo quando sia predominante il coinvolgimento della sfera emozionale.
La diagnosi
Per verificare la presenza di disturbi cranio-mandibolari si esegue un esame che comprende: l'ispezione di volto e cavo orale; la palpazione della muscolatura masticatoria per verificare che sia simmetrica e che il paziente non presenti dolori nella regione auricolare e temporale. Infine l’auscultazione per evidenziare la presenza di due tipi di rumori: il clic (la mandibola che schiocca in apertura e/o chiusura) e lo sfregamento (rumore prolungato durante tutto il movimento mandibolare).
La terapia
Poiché i disturbi cranio-mandibolari possono dipendere dalla compresenza di più fattori, la terapia deve necessariamente valutare l’approccio corretto di volta in volta. In caso di bruxismo o serramento, sarà ad esempio opportuna la prescrizione di farmaci che favoriscono il rilasciamento della muscolatura, o di analgesici quando il dolore diventa acuto e invalidante.
Molto efficaci i dispositivi come bite e splint, adatti a stabilizzare un’arcata e a migliorare il contatto occlusale; anche una fisioterapia della muscolatura masticatoria e/o cervicale può risultare utile.
Per capire se l’origine della cefalea o del mal di schiena di cui soffri può ricondursi a eventuali disturbi cranio-mandibolari rivolgiti quanto prima al tuo dentista, a volte basta poco per migliorare la qualità della vita.