Quando il mal di testa resiste a qualsiasi cura e sembra non avere un perché, gli spasmi dei muscoli masticatori possono rappresentare una buona ipotesi. Come liberarsi del problema (e delle medicine) semplicemente riequilibrando il sorriso. I muscoli che aprono e chiudono la mandibola possono trovarsi in una condizione di spasmo quando non riescono a raggiungere una posizione di riposo confortevole. Quando la tensione di questi muscoli è costante lo spasmo è inevitabile e doloroso. I muscoli coinvolti in questo caso sono il muscolo temporale, il massetere e il muscolo pterigoideo.
Controlla il tuo caso rispondendo a queste domande:
- il mal di testa ti sveglia durante la notte?
- ti capita mai di svegliarti con la bocca fortemente serrata?
- quando ti svegli alla mattina ti senti riposato o spesso avverti i primi segni di un mal di testa in arrivo?
- al risveglio ti capita di avvertire dolore o rigidità nella zona delle tempie e delle guance?
- da dove inizia in genere il tuo mal di testa? Nella zona delle tempie o dietro gli occhi?
- ti capita spesso di provare dolore nell’area antistante alle orecchie?
- quando apri la bocca ti capita mai di sentire rumori o scatti?
- quando chiudi lentamente i denti, ti sembra che le arcate superiore e inferiore si tocchino in un punto particolare e poi scivolino lateralmente man mano che serri il morso?
- il lato inferiore dei tuoi denti mostra segni di usura?
- la punta dei tuoi canini o dei tuoi molari mostra segni di usura dello smalto e un aspetto alterato della dentina?
Indicativamente, se questo questionario descrive la tua condizione il tuo mal di testa potrebbe dipendere dalla bocca.
L’occlusione della bocca si riferisce al modo in cui i denti si articolano tra di loro quando la bocca si chiude; se l’occlusione è imperfetta (malocclusione) il risultato è un dolore ai denti e ai muscoli, la comparsa di mal di testa e di dolori di schiena inspiegabili, l’insorgere della disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare, la frattura dei denti, il digrignamento patologico chiamato bruxismo, e naturalmente il danno al lavoro del dentista.
Trovare ed eliminare i problemi occlusali
Per anni, l’occlusione dentale è stata per i dentisti più un’arte che una scienza, affidata a cartine, impronte, cere, e così via. La maggior parte di questi metodi non è abbastanza sensibile per rilevare il contatto simultaneo, e nessuno è in grado di misurare allo stesso tempo la forza e il tempo. La funzione occlusale corretta può essere molto complessa, e un’interferenza dello spessore di un capello è sufficiente per provocare problemi. Oggi esiste uno strumento computerizzato che misura l’occlusione molto meglio di quanto fanno le vecchie “cartine a carbone”.
Spesso la malocclusione può essere risolta semplicemente con un bite particolare da indossare la notte (vedi immagine), in altri casi il trattamento comprende l’inserimento di corone o perfino il ritorno temporaneo all’apparecchio.
Una corretta occlusione è utile anche per ridurre i rischi di:
- fallimento degli impianti
- traumi dentali
- instabilità delle protesi mobili
- fratture nella porcellana di ponti, corone, faccette
E in ogni caso odontoiatrico nel quale l’occlusione abbia un ruolo.