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Denti e salute: un legame diretto

Dalla probabilità di sviluppare una malattia cardiovascolare o il diabete, la presenza di i disturbi alimentari o la carenza di vitamine e minerali, fino al rischio di parto prematuro, denti e gengive rivelano moltissime cose sul nostro stato fisico.Se gli occhi sono lo specchio della salute, per guardare a fondo in un organismo vanno aperti molto bene: denti e gengive “parlano”, e parecchio. La recessione e l’infiammazione delle gengive, la formazione di carie, la perdita dei denti, la presenza di gengivite e altri dilemmi dentali negli adulti possono indicare la presenza o la probabilità di condizioni anche serie.

Dalla probabilità di sviluppare una malattia cardiovascolare o il diabete, la presenza di i disturbi alimentari o la carenza di vitamine e minerali, fino al rischio di parto prematuro, denti e gengive rivelano moltissime cose sul nostro stato fisico.Se gli occhi sono lo specchio della salute, per guardare a fondo in un organismo vanno aperti molto bene: denti e gengive “parlano”, e parecchio. La recessione e l’infiammazione delle gengive, la formazione di carie, la perdita dei denti, la presenza di gengivite e altri dilemmi dentali negli adulti possono indicare la presenza o la probabilità di condizioni anche serie.

Se molti di questi problemi dentali derivano da una scarsa igiene, anche seguire alla lettera le regole d’oro del dentista può danneggiare la salute. Infatti, ogni volta che si spazzolano i denti, soprattutto se nella bocca è presente un’infiammazione, parte dei batteri rimossi viene inevitabilmente introdotta nel flusso sanguigno. Le conseguenze sono ormai molto ben documentate e per qualche verso sorprendenti. Uno studio (tra i tanti) pubblicato in Circulation collega i cinque problemi dentali più diffusi con un rischio aumentato di disturbi cardiovascolari e conferma che i disturbi di denti e gengive sono elementi predittivi della malattia cardiovascolare molto più “forti” di fattori di rischio più tradizionali quali il basso colesterolo “buono”, i trigliceridi alti, o valori elevati di fibrinogeno, un fattore coagulante.

Il detective all’opera e cosa può scoprire
E’ spesso il dentista il primo a identificare alcuni problemi sistemici della salute, proprio grazie a ciò che vede nella bocca del paziente. E man mano che le ricerche proseguono in questa direzione, sempre più dentisti esaminano la bocca dei propri pazienti cercando specificamente tracce di patologie che possono riguardare il resto del corpo. Oggi questo approccio viene insegnato nelle università – una cosa impensabile fino a 10 anni fa.

Il diabete
Il diabete non diagnosticato o uno scarso controllo dei livelli di zucchero nei pazienti con diabete diagnosticato possono essere indicati da molti segni caratteristici. Per esempio, i diabetici tendono a sviluppare la malattia parodontale (volgarmente, la piorrea) a un tasso tre o quattro volte superiore rispetto alla popolazione non diabetica, ma quando il loro stato è sotto controllo grazie ai farmaci, alla dieta, o ad altri trattamenti, la loro condizione parodontale si stabilizza e tende a diventare praticamente identica a quella del resto della popolazione. Quando un dentista osserva una forte infiammazione in un paziente che ha cura della propria igiene dentale, il primo sospetto va in direzione del diabete perché questa patologia indebolisce la funzione dei globuli bianchi, la principale difesa contro le infezioni batteriche, prima causa della malattia parodontale. Inoltre, il diabete favorisce la secchezza della bocca, il bruciore delle mucose o della lingua e la comparsa di un alito dall’odore particolare, acetonico e dolciastro associato solo a questa patologia. Per contro, l’alito molto pesante può essere segno di un’infezione del naso, della bocca, dei polmoni (tipico in alcuni casi il fiato dei malati di tumore polmonare) o dello stomaco.

L’osteoporosi
Osteoporosi e perdita dei denti sono spesso collegate dalla stessa diminuzione della densità minerale delle ossa, che a sua volta aumenta il rischio di fratture ossee e di problemi con i denti. Le donne in particolare sono molto esposte alla perdita dei denti a seguito della menopausa. Sono quattro i periodi della vita nei quali una donna è più soggetta ai problemi orali: la menopausa, la pubertà, la gravidanza, il periodo mestruale, perché gli innalzati livelli di alcuni ormoni stimolano i mediatori infiammatori che le rendono più suscettibili e aggredibili dai batteri presenti nella bocca.

Il parto prematuro
Le ricerche più recenti mostrano che le donne con patologie delle gengive durante la gravidanza hanno un rischio sette volte maggiore di parto prematuro e di dar vita a un bambino dal peso inferiore a quello dei bambini nati da donne senza patologie gengivali. Il rischio aumenta con la gravità del problema gengivale. Infatti, l’infiammazione provoca il rilascio nel sangue di alcuni composti chimici che possono condizionare il peso del feto e il momento del parto. Le donne in gravidanza devono essere seguite dal dentista e devono sottoporsi alla pulizia professionale all’inizio della gravidanza per rimuovere placca e tartaro.

Altre condizioni

  • la leucemia provoca infiammazione grave delle gengive, forte rossore, spugnosità
  • la bulimia lascia dei segni tipici perché il vomito autoindotto produce nella bocca una grande quantità di acidi che intaccano lo smalto dei denti, soprattutto sulla loro superficie interna. La recessione gengivale di questi soggetti tende a essere più marcata della norma, la presenza di carie più frequente;
  • i problemi renali possono provocare forti infiammazioni delle gengive
  • il reflusso gastroesofageo può provocare erosione dei denti a causa del ritorno in bocca di acidi della digestione
  • il deficit di vitamine e sali minerali, per esempio la carenza di ferro, provoca piccoli tagli ai lati delle labbra e bruciore della lingua. In alcuni casi, un forte deficit può causare anemia e abrasioni della gola e dell’esofago che rendono difficile deglutire. La carenza di vitamina C rende le gengive particolarmente atte al sanguinamento e può favorire la perdita dei denti, mentre la carenza di vitamina D aumenta i rischi di frattura ossea e di malattie delle gengive.

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