Non si otturano solo i denti cariati, ma anche quelli rotti o danneggiati e quelli usurati da cattive abitudini come mangiarsi le unghie, digrignare i denti, aprire con i denti bottiglie e altri oggetti.
Vi sono vari modi per stabilire se un dente è cariato:
- osservazione. Le macchie che compaiono sui denti possono essere segno di carie, ma non sempre. In caso di dubbio il dentista si avvale di uno strumento manuale appuntito con il quale esplora il dente. Lo smalto sano è duro e resiste alla pressione dello strumento, mentre lo smalto cariato è più morbido e lo strumento lo può penetrare in superficie
- liquido rivelatore. Si applica sui denti e aderisce solo alle zone cariate
- radiografie. Consentono al dentista di scoprire carie invisibili a occhio nudo o che stanno al di sotto della superficie del dente. Non sempre però i raggi X permettono di scoprire le carie più piccole anche perché le otturazioni e altri restauri possono impedire di vedere la cavità cariosa.
Per le otturazioni estetiche si usano i compositi, una miscela di vetro o quarzo in un medium resinoso dalla tinta praticamente identica a quella dei denti da otturare. Prima dell’otturazione, che in genere avviene in anestesia locale, si rimuovono le tracce residue di carie e di eventuali otturazioni precedenti. Il dente viene trattato in modo da favorire l’adesione del materiale. Si applica uno strato di adesivo, successivamente indurito con una luce speciale, che agisce come un cemento e assicura la tenuta dell’otturazione. Si inserisce il composito nella cavità preparata e lo si indurisce a sua volta. Infine, si pareggiano e si levigano le superfici trattate.
Amalgama o compositi?
L’amalgama è formata da una lega di mercurio e da una lega di argento, rame, stagno, ed eventualmente altri materiali. Quando viene combinato ad altri materiali in un’amalgama dentale, la natura chimica del mercurio cambia. Le visioni circa la tossicità del mercurio presente nell’amalgama, e quindi nell’otturazione con amalgama, variano da dentista a dentista. In ambito scientifico l’argomento è controverso, anche se gli ultimi dati disponibili sono incoraggianti: i risultati di studi internazionali indipendenti pubblicati nella prestigiosa rivista JAMA (2006) suggeriscono che “i materiali di restauro hanno aderenze batteriche diverse che possono ridurre o aumentare il rischio di sviluppare in futuro una carie nei denti adiacenti al dente trattato. Tutti i materiali diversi dal titanio, dall’oro e dall’amalgama mostrano valori batterici più elevati dello smalto”. Tuttavia, nello stesso articolo si legge che “gli studi non sono in grado di rilevare gli effetti dell’esposizione tossica che possono prodursi più in là nella vita, o di valutare gli effetti, ancorché minimi, che possono essersi prodotti in sottogruppi (di pazienti) vulnerabili”. Per questa ragione, negli studi odontoiatrici Iris le otturazioni vengono effettuate solo con compositi.
Le otturazioni provvisorie
Sono indicate quando il trattamento odontoiatrico si protrae per più di una visita, il dente ha bisogno di tempo per guarire, la carie è profonda e durante la procedura viene esposta la polpa (il nervo), e infine nelle emergenze odontoiatriche. Le otturazioni provvisorie hanno sul dente un effetto sedativo perché il materiale da otturazione spesso contiene eugenolo, un blando anestetizzante. Le otturazioni provvisorie sono temporanee e non sono fatte per durare; nel giro di un mese o due si staccano, si rompono o si usurano. La ritardata sostituzione dell’otturazione provvisoria con quella definitiva espone i denti a un maggior rischio di infezione e di altre complicazioni.
Quando sostituire un’otturazione
Le otturazioni non durano per sempre. Con il tempo si macchiano e tendono a diventare giallognole o grigiastre. Inoltre, sono soggette a usura perché durante la masticazione i denti (e con loro le otturazioni) sopportano pressioni molto forti. Le otturazioni devono essere sostituite immediatamente se si staccano, “perdono” o si rompono. La sostituzione immediata è indispensabile per impedire che sotto l’otturazione si formi una carie - una condizione che prima di essere scoperta e curata può diventare anche molto estesa. Talvolta è possibile riparare una vecchia otturazione invece di rimuoverla e sostituirla del tutto. Le persone che digrignano i denti (bruxismo) esercitano su di essi forze che possono accelerare l’usura delle otturazioni o favorire la comparsa di cricche, piccole linee di rottura che compromettono l’integrità dell’otturazione.