Quando i denti vacillano spesso il problema sono le gengive infiammate. Se le gengive sanguinano, c’è alito cattivo e i denti diventano mobili o più lunghi. Probabilmente siamo in presenza di una patologia chiamata malattia parodontale. Denti belli sani e magari senza nemmeno una carie che improvvisamente dondolano e dolgono. Talvolta senza più poter far nulla per salvarli.
I primi sintomi sono proprio le gengive infiammate, talvolta un po’ gonfie e che sanguinano appena si toccano con lo spazzolino. I dentisti oggi sono molto attenti alla cura delle gengive. Alcuni si occupano di questo problema in particolare. La primissima cosa da fare è una corretta diagnosi mediante radiografie dei singoli denti e controllo di quanto la gengiva si è staccata dal dente. Questo si fa con una piccola sonda con cui il dentista misura proprio la profondità della tasca che si forma tra il dente e la gengiva.
Quindi bisogna instaurare una ottima igiene orale che elimini la placca batterica cioè lo strato di batteri che si deposita sopra i denti e che danneggia la gengive e l’osso che sostiene i denti.
Magari con l’ aiuto di spazzolini, fili interdentali e alcune macchinette che spruzzano acqua e che si chiamano docce orali. Ma anche con l’intervento del dentista per eliminare il tartaro e qualsiasi altra causa di accumulo di placca come per esempio vecchie otturazioni o capsule con bordi imprecisi sotto i quali i batteri si possono nascondere.
Dopodiché, a seconda della diagnosi, si possono prendere in considerazioni piccoli interventi chirurgici. Si tratta di operazioni chirurgiche più o meno importanti che servono ad eliminare le tasche gengivali o a rigenerare l’osso perduto.Una interessante novità è il laser che spesso permette la cura della gengiva senza bisogno di interventi chirurgico. Questo dispositivo permette infatti in molti casi di uccidere i batteri dentro la tasca gengivale, rimodellare la parete interna della tasca e stimolare la guarigione dell’ osso. Tutto ciò senza bisogno di fare anestesia, fare tagli o mettere punti. Con risultati ottimi e soprattutto indolore. Il paziente sente che i denti sono di nuovo più forti e le gengive tornano rosee e non sanguinano.
Bisogna dire però che il laser non è utilizzabile per tutti i casi di malattia parodontale. E comunque non tutti i dentisti lo apprezzano anzi c’è chi comunque considera più valida la cura eseguita mediante la chirurgia tradizionale. Ma non dimentichiamo che sicuramente è la prevenzione la cura migliore! Ed è anche il modo per risparmiare soldi e dolori.