Il labbro leporino o labiopalatoschisi è una malformazione che interessa il labbro superiore e il palato, una condizione che nel mondo occidentale riguarda circa un bambino su 700 ed è causata da un’errata congiunzione prenatale dei due lati del viso.
Le cause della malformazione non sono note, tuttavia si è osservata una familiarità della condizione, che sembra essere provocata da squilibri ormonali, carenze nutrizionali e dall’assunzione di alcuni farmaci durante la gravidanza.
La labiopalatoschisi è causata da alcuni geni ereditati da entrambi i genitori, ma anche da fattori ambientali ancora non pienamente compresi dalla scienza. Quando la combinazione dei geni e dei fattori ambientali provoca una condizione, la modalità di ereditarietà è detta multifattoriale, perché più fattori contribuiscono congiuntamente alla causa. Poiché sono coinvolti i geni, la probabilità di trasmettere la labiopalatoschisi all’interno di una famiglia è più elevata, in funzione di quante persone all’interno di quella famiglia hanno già presentato la condizione. Se genitori non affetti hanno un bambino con labiopalastoschisi, la loro probabilità di averne un altro con la stessa condizione varia tra il 2 e l’8%; se un genitore presenta condizione, ma nessuno dei suoi figli ce l’ha, le probabilità di avere un altro figlio con labiopalastoschisi variano tra il 4 e il 6%; infine, se sia il genitore, sia un figlio hanno la condizione, le probabilità che la condizione si ripresenti nelle nascite future sono molto maggiori.
Il bambino con labbro leporino avrà difficoltà a nutrirsi e a parlare, e per correggere questa condizione è necessaria la chirurgia. Di solito la condizione è evidente sin dalla nascita, e per la nutrizione del bambino sarà indispensabile ricorrere a biberon speciali almeno fino a quando il neonato non sarà grande abbastanza da sottoporsi all’intervento correttivo, più semplice nel caso del labbro, più complesso nel caso del palato.


Nel primo caso, la procedura chirurgica viene in genere eseguita 3-4 mesi dopo la nascita, e le cicatrici tendono a diventare sempre meno visibili man mano che il bambino cresce, mentre nel secondo si attende fino ai due anni, quando la struttura ossea della mascella ha raggiunto una crescita normale. Se il danno è molto esteso, la chirurgia può essere ritardata fino a quando il bambino ha un’età compresa tra i cinque e i sette anni. Inoltre, in alcuni casi la chirurgia non è possibile o può non essere in grado di chiudere completamente le aperture; si ricorrerà perciò a una speciale protesi che consente di otturare la chiusura e aiuta ad alimentarsi in modo normale.
Le anomalie del labbro e del palato compaiono all’inizio della gravidanza, quando i lati del labbro e il palato non si fondono come dovrebbero. L’anomalia craniofacciale può riguardare solo il labbro, solo palato, o entrambi. La condizione combinata è più comune nei maschietti. Si osservi che nella maggior parte dei casi i bambini nati con palatoschisi sono sani e non presentano altre anomalie congenite. La terminologia varia in funzione dell’estensione dell’anomalia: la condizione nella quale l’apertura è presente solo su un lato del labbro è chiamata “unilaterale incompleta”, quella presente su entrambi i lati del labbro e che si estende fino al naso è chiamata “unilaterale completa”, mentre quella che coinvolge entrambi i lati del labbro e si estende all’interno del naso è chiamata “bilaterale completa”.
Non è detto che un solo intervento chirurgico sia risolutivo, nei casi più gravi sono infatti richiesti più interventi, distribuiti su un lungo arco di tempo; il chirurgo plastico e/o maxillofaciale interviene nella chirurgia correttiva del viso, mentre il dentista si occupa della parte protesica per correggere i difetti. Spesso è indispensabile anche la consulenza dell’otorinolaringoiatra. I risultati del trattamento sono molto incoraggianti, anche grazie all’evoluzione delle tecniche chirurgiche e proteiche, e l’aspetto estetico definitivo è eccellente; con la crescita, nel bambino resteranno pochissimi segni della palatoschisi.
- labbro la formazione del labbro durante lo sviluppo fetale è incompleta. La gravità della condizione è variabile da una semplice incisione del labbro fino a una vasta apertura che prosegue nel naso;
- palato il palato non si è completamente chiuso durante lo sviluppo fetale, e l’apertura può estendersi all’interno della cavità nasale. La condizione può essere presente su entrambi i lati del palato, e può estendersi dalla parte frontale del palato fino alla gola. Spesso la deformazione coinvolge anche il labbro. Questa condizione non è evidente come il labbro leporino, perché è interna alla bocca. In molti casi, altri membri della famiglia presentavano la stessa condizione alla nascita.


