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Gravidanza e salute orale (seconda parte)

La carie dentale è un problema comune sia nelle donne in età riproduttiva (ne è affetto circa un quarto della popolazione) sia nell'infanzia, in particolare nei bambini in età prescolare. La presenza di carie dentali attive e di flora batterica orale cariogena nella madre aumenta il rischio di insorgenza di carie nel bambino. Pertanto, per limitare la trasmissione della carie in età perinatale è necessario ridurre il numero di batteri cariogeni.

La carie dentale è un problema comune sia nelle donne in età riproduttiva (ne è affetto circa un quarto della popolazione) sia nell'infanzia, in particolare nei bambini in età prescolare. La presenza di carie dentali attive e di flora batterica orale cariogena nella madre aumenta il rischio di insorgenza di carie nel bambino. Pertanto, per limitare la trasmissione della carie in età perinatale è necessario ridurre il numero di batteri cariogeni.

Ricordiamo che la prevenzione della carie attraverso l’utilizzo del fluoro è efficace e necessaria per tutti, ma in gravidanza la fluoroprofilassi non è indicata. È invece necessario nutrirsi in maniera corretta, privilegiando un’alimentazione ricca di frutta e verdura, evitando bibite gassate e l’eccesso di zuccheri.

Le donne che soffrono frequentemente di nausea e vomito possono seguire i seguenti suggerimenti per proteggere lo smalto dall’erosione:

  • mangiare spesso preferendo piccole quantità di cibo nutriente
  • dopo gli episodi di vomito risciacquare la bocca con acqua in cui sia stato sciolto un cucchiaino di bicarbonato
  • dopo i pasti masticare chewing-gum senza zucchero o contenente xilitolo.

Le principali misure da adottare per migliorare la propria salute orale prima, durante e dopo la gravidanza sono semplici e vanno eseguite con costanza:

  • spazzolare i denti due volte al giorno con un dentifricio al fluoro, utilizzare il filo interdentale e collutori senza alcol
  • bere acqua o latte magro
  • effettuare una visita odontoiatrica e una seduta di igiene orale professionale
  • in caso di sanguinamento, gonfiore gengivale o dolore dentale recarsi dal proprio odontoiatria per la diagnosi, ricordando che il periodo di tempo che intercorre tra la quattordicesima e la ventesima settimana è ideale per effettuare eventuali cure.

Anche le buone pratiche per ridurre il rischio di malattie dentali nei bambini sono semplici da seguire, basta conoscerle e trasformarle in piccole abitudini quotidiane:

  • dopo la poppata pulire le gengive del bambino con uno spazzolino a setole molto morbide (indicazione valida prima e dopo l’eruzione dei denti)
  • non mettere a letto il bambino con il succhiotto in bocca o con biberon contenente bevande differenti dall'acqua
  • limitare gli zuccheri
  • non condividere il cucchiaio della pappa o il succhiotto, e non pulire il succhiotto con la propria saliva.

Infine, è vivamente consigliato far valutare il cavo orale del bambino al pediatra entro il primo e il secondo anno di vita.

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