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Apparecchio per i denti

Denti storti? In questi casi affidarsi a un buon ortodontista è il primo passo per risolvere il problema in maniera duratura con l’apparecchio ortodontico, la soluzione più efficace per riallineare i denti di adulti e bambini.

La tipologia di apparecchi per i denti varia in base all’età e alle caratteristiche del paziente, ma l’ortodontista saprà senz’altro proporre quella più adatta al singolo caso.

Prima di tutto, scopriamo chi è l’ortodontista. È lo specialista in ortodonzia, una branca dell’odontoiatria che si occupa di diagnosticare, prevenire e correggere le anomalie di posizione e di sviluppo dei denti e del profilo facciale. In pratica, si occupa dello studio, dell’applicazione e del controllo degli apparecchi per correggere i problemi derivati da malocclusione, e cioè la cattiva masticazione generata da denti sporgenti, accavallati o incrociati.

Dopo un’accurata analisi del caso, l’ortodontista propone un piano di trattamento personalizzato e l’utilizzo di dispositivi ortodontici rimovibili o fissi, la cui funzione è quella di spostare gradualmente i denti fino a ricondurli alla posizione corretta.

Quando bisogna metterlo?

Non esiste un’età precisa per mettere l’apparecchio, ma di sicuro bisogna aspettare che siano spuntati tutti i denti definitivi, dunque non prima dei 12-14 anni. Anche perché prima di questa età i denti storti potrebbero correggersi da soli una volta completata la dentizione permanente, quindi non sempre è necessario intervenire con l’apparecchio.

Esistono però delle eccezioni a questa regola, ad esempio qualora il bambino presenti alterazioni dello sviluppo osseo del palato, crescita anomala della mandibola, morso incrociato o denti non combacianti, è possibile intervenire fra i 7 e i 9 anni per correggere precocemente le anomalie.

Affrontare un trattamento ortodontico in età adulta non presenta particolari controindicazioni: a parte il disagio di indossare l’apparecchio, garantisce comunque buoni risultati anche se i tempi potrebbero risultare più lunghi. Con l’età infatti la mobilità dei denti si riduce e, dopo aver tolto l’apparecchio, sarà necessario indossarne tutte le notti uno di contenzione per mantenere gli elementi dentali nella posizione raggiunta.

Apparecchio bambina

L’apparecchio mobile: cos'è, come funziona, vantaggi e svantaggi

Una delle possibilità per raddrizzare i denti consiste nell’indossare un’apparecchiatura ortodontica mobile. Cosa significa? Che l’apparecchio non è in bocca al paziente in modo permanente, ma rimane fuori dal cavo orale durante l’assunzione dei cibi o mentre pratica un’attività sportiva. Questa soluzione viene utilizzata prevalentemente nei bambini o comunque in pazienti ancora in fase di sviluppo.

L’apparecchio mobile si può usare in tre modi diversi:

Funzionale: interferendo con l’attività di apertura e chiusura per agire su crescita ossea e attività muscolare. È in questo modo che si ottiene il cambiamento di forma e crescita delle ossa del volto, agendo sulla posizione della mandibola e sulla stimolazione dei muscoli, lingua compresa (azione detta ortopedia funzionale dei mascellari).

Ortodontico: spostando i denti, senza agire sull’osso o sui muscoli.

Di contenzione: dopo aver smontato un apparecchio fisso, per mantenere i denti nella posizione raggiunta e impedire una recidiva, ovvero che i denti tornino storti.

In alcuni casi possono rendersi necessarie ulteriori forze per equilibrare la struttura ossea e promuovere la correzione del morso attraverso un adeguato allineamento dei denti superiori e inferiori. Queste forze aggiuntive sono esercitate da fasce elastiche, espansori del palato e retrattori, speciali apparecchi ortodontici composti da una parte intraorale (interna alla bocca) e una parte extraorale (esterna alla bocca).

Più discreto e comodo, uno dei vantaggi principali dell’apparecchio mobile consiste nel poterlo gestire in autonomia, estraendolo dalla bocca liberamente, è tuttavia molto importante che sia indossato per il maggior numero di ore del giorno e della notte. Inoltre, permette di eseguire una migliore igiene orale domiciliare.

L’apparecchio mobile consiste in una placca di resina in cui sono stati inseriti diversi elementi in filo metallico e una o più viti. Poiché questo genere di dispositivi tende ad accumulare placca e batteri,dovrà essere spazzolato con cura ogni giorno e pulito con un prodotto specifico almeno una volta a settimana.

La durata media di un trattamento ortodontico con apparecchio mobile è di circa due anni. Soprattutto per i pazienti adulti, la principale alternativa è rappresentata dall’apparecchio invisibile.

L’apparecchio fisso: cos'è, come funziona, vantaggi e svantaggi

L’apparecchio fisso viene bloccato direttamente alla bocca del paziente tramite bande, bracket e altri dispositivi. Negli attacchi ortodontici vengono inseriti di volta in volta fili di diametro, disegno e forma diversi, che determinano gli spostamenti dei denti.

Il vantaggio di un apparecchio fisso è che agisce 24 ore su 24 e quindi il tempo complessivo del trattamento è inferiore rispetto a quello necessario con una terapia rimovibile; inoltre questo metodo è molto preciso e ben programmabile.

L’apparecchio fisso garantisce ottimi risultati e non implica particolari svantaggi, oltre al fatto di dover eseguire una scrupolosa igiene orale dopo ogni pasto.

apparecchio esterno adulti

Apparecchio fisso: quanto tempo bisogna tenerlo?

Non esiste una tempistica stabilita a priori e valida per tutti. Ogni caso presenta delle caratteristiche e delle criticità che influiranno sulla durata del trattamento.

In linea generale il trattamento ortodontico fisso viene programmato in base alle necessità cliniche e la sua durata può variare da pochi mesi a 2-3 anni. Il successo del trattamento è fortemente influenzato dalla collaborazione del paziente, e ovviamente dei genitori nel caso di bambini, è infatti necessario rispettare il piano di controlli per le modifiche al dispositivo ed eseguire un’attenta e costante igiene orale.

Al termine del trattamento “attivo”, cioè delle fasi che hanno spostato i denti, è necessario un periodo detto “fase di contenzione” durante il quale, mediante l’utilizzo di una speciale placca, si stabilizzano le posizioni raggiunte per assicurare la durata del risultato ottenuto.

L’apparecchio per denti interno – linguale

La terapia linguale è una tecnica in cui gli attacchi ortodontici sono invisibili perché inseriti sul lato interno del dente invece che sul lato esterno. Esistono diversi tipi di attacchi: alcuni sono molto sottili (1,5 mm di spessore) e non creano nessun tipo di fastidio, altri sono costituiti da due alette arcuate inserite su una basetta e ripiegate su sé stesse per supportare il filo metallico. Non ci sono limiti di età per utilizzare l’apparecchio linguale, purché i denti siano ben ancorati all’osso e i tessuti di sostegno in perfetta salute.

La durata di un trattamento di ortodonzia linguale dipende dal tipo di malocclusione da curare, ma si tratta di una tecnica in continua evoluzione che garantisce risultati sempre migliori, in particolare nel risolvere affollamenti dentali di lieve entità in pochi mesi.

Apparecchio invisibile o trasparente

Preoccupato per l’aspetto estetico, il paziente adulto ha spesso delle remore a prendere in considerazione un trattamento ortodontico. Oggi esistono soluzioni che rendono praticamente invisibile l'apparecchio.

Al posto del tradizionale apparecchio metallico si impiegano una serie di allineatori in materiale plastico trasparente, quasi invisibile. Efficace sotto il profilo funzionale, l'apparecchio invisibile ha avvicinato alla soluzione ortodontica anche i pazienti più refrattari al trattamento.

Dopo aver valutato la necessità di una cura ortodontica, l’odontoiatra eseguirà le radiografie e prenderà un'impronta dei denti, inviando il tutto a un laboratorio specializzato. Il laboratorio elaborerà immagini tridimensionali della dentatura, in base alle quali sarà possibile definire un piano di cura e simulare con precisione l’aspetto della bocca al termine del trattamento.

Concordato il piano di trattamento, saranno realizzati gli allineatori in una serie progressiva di “mascherine”. Ogni 15 giorni, previo controllo dell’odontoiatra, la mascherina viene cambiata. In pratica, la mascherina “ingloba” singolarmente ogni dente e agisce su quelli che devono essere spostati, utilizzando la forza che viene generata dalla deformazione elastica del materiale di cui è composta fino a far loro raggiungere la posizione programmata. Una volta raggiunta la posizione, si applica una mascherina progettata per ulteriori graduali movimenti. La serie di allineatori varia mediamente fra le 18 e le 36 mascherine, per un periodo di cura di 9-18 mesi. Al termine del trattamento i denti risulteranno ben allineati, con grande beneficio per la masticazione e l’estetica del sorriso.

Apparecchio invisibile

L’ortodonzia invisibile è indicata per adulti e adolescenti con denti definitivi completamente o parzialmente erotti, non è applicabile ai bambini ed è controindicata nei seguenti casi:

  • parodontite diffusa

  • disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare

  • morso inverso

  • denti con carie

  • corone cliniche corte

  • malocclusione di II e III classe, con overjet, overbite o affollamento grave.

Opinioni in merito all’apparecchio invisibile

Oltre ai vantaggi estetici, l’apparecchio invisibile offre maggiore comfort durante l'intera durata del trattamento:

  • assenza di fili e bracket metallici in bocca
  • la mascherina può essere rimossa con estrema semplicità dal paziente per mangiare e lavarsi i denti
  • minore rischio di carie e gengiviti rispetto ai portatori di apparecchio fisso
  • è possibile prevedere il risultato estetico fin dalla prima fase diagnostica.

L’apparecchio per i denti dei bambini

Vi state chiedendo quale sia l’età giusta per portare il bambino alla sua prima visita ortodontica? Intorno ai 5 anni, è questo infatti il momento giusto per aiutarlo a sviluppare le normali dimensioni delle mascelle e a prevenire anomalie nei denti. Intervenendo in tempo, si possono intercettare e risolvere eventuali malocclusioni, evitando complicazioni in età adulta. Consigliamo invece ai genitori di rivolgersi subito a un dentista se:

  • il bambino manifesta difficoltà nel masticare, parlare o respirare
  • i denti appaiono mal posizionati, sporgenti, parzialmente sovrapposti
  • un’arcata si posiziona visibilmente più avanti dell’altra o lateralmente.

Al primo appuntamento l'ortodontista studia il caso, raccoglie la documentazione necessaria per effettuare una corretta diagnosi attraverso fotografie del volto e della bocca, due radiografie e la presa delle impronte. Al termine del trattamento “attivo”, cioè delle fasi che hanno spostato i denti, si aspetta la permuta dentale che avviene a circa 12 anni. Qui inizia la seconda fase del trattamento, con l’obiettivo di sistemare i denti permanenti in equilibrio con labbra, guance e lingua.

La seconda fase attiva del trattamento dipende strettamente dalla prima poiché, se le basi ossee sono state posizionate nella maniera corretta, di solito non c’è bisogno dell’apparecchio fisso. Al termine delle fasi attive, che hanno spostato i denti, è necessaria una fase di contenzione durante la quale si stabilizzano le posizioni raggiunte per assicurare la durata del risultato.

L’apparecchio ortodontico può causare dolore?

Quando posizionato in modo corretto e sottoposto a regolari controlli, l’apparecchio ortodontico, non provoca dolore ma solo un leggero disagio iniziale dovuto alla necessaria fase di adattamento. Nel caso in cui si cominci ad avvertire un disagio marcato, o un qualsiasi genere di problema in seguito a trauma, allentamento dei fili, cibo intrappolato fra i denti, irritazione di labbra o guance, è consigliabile recarsi quanto prima dal proprio dentista.

Apparecchi in metallo e in ceramica

Gli attacchi dell’apparecchio possono essere in metallo e anche in ceramica per migliorare l’aspetto estetico del sorriso durante il trattamento.

Gli attacchi in ceramica hanno il vantaggio di mantenere il colore nel tempo, rimanendo sempre ben mimetizzati con i denti naturali. Tuttavia, sono un po’ più costosi degli attacchi metallici.

Vivere con l’apparecchio ai denti: cosa cambia nella vita di tutti i giorni

Portare l’apparecchio ai denti non significa cambiare in modo radicale le proprie abitudini.

È solo un periodo di tempo durante il quale sarà indispensabile curare con particolare attenzione la propria igiene orale per evitare accumuli di placca sotto il filo ortodontico e fra la gengiva e i bracket.

Contemporaneamente, il paziente dovrà attenersi scrupolosamente alle indicazioni del dentista e recarsi ai controlli periodici per eseguire l’igiene professionale.

La costanza e la cura di sé, un’alimentazione sana e povera di zuccheri, sono ulteriori e formidabili alleate per la buona riuscita di ogni trattamento dentale.

Conclusioni

Come abbiamo visto, riallineare i denti è possibile ad ogni età. Esistono tecniche e soluzioni adatte a tutti, a costi molto più accessibile di quanto comunemente si creda.

L’importante è rivolgersi tempestivamente a un ortodontista, che saprà studiare il caso e proporre un piano di trattamento personalizzato.

Puoi prenotare una visita direttamente online presso i centri odontoiatrici Iris e valutare con il nostro staff medico la possibilità di intervenire o meno con un apparecchio ortodontico.

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